E’ consentito l’uso del legno massiccio proveniente da paesi dove con maggiore probabilità vengono garantite le riforestazioni e i tagli. Sono esclusi i legni esotici e quelli impregnati con sostanze antisettiche. Sono totalmente esclusi: truciolati, MDF; laminati plastici, fotografati e simili. La lavorazione deve dare spazio alla manualità e alla creatività dell’artigiano. Non è ammesso l’uso di macchinari che serializzano il processo di produzione. Sono escluse tutte le vernici sintetiche sia di tipo oleosintetico a diluente nitro o acquaragia sia di tipo acrilico. Sono esclusi tutti i pigmenti sintetici, le aniline, gli acrilici
Sono preferiti coloro che raccolgono in massima parte da sé le materie prime per gli intrecci.
I manufatti devono rifarsi ad una tradizione di più generazioni.
Nell’epoca industriale e post-industriale il tessile è il settore in cui il lavoro femminile è stato più fortemente sfruttato e sottopagato, perciò le regole de La Fierucola sono tese a ridare dignità al tessere, filare, infeltrire, cucire, ricamare, annodare. In sintonia con questi principi viene ammessa solo la produzione di oggetti d’uso sia per la casa (lenzuoli, tele, tappeti, tende, etc.) sia per l’abbigliamento (vestiti resistenti, da lavoro e da tutti i giorni), che limiti al massimo il lusso e il superfluo.
Gli oggetti dovranno essere interamente tessuti, cuciti, etc., da chi sta dietro al banco. Si preferiscono le lane grezze e le fibre naturali grezze o bianche spurgate, sono benvenute le fibre naturali filate a mano, sia col fuso che col filatoio a pedale. Le tinture ammesse solo vegetali o naturali in genere. Si privilegiano le stampe tradizionali (tipo stampa romagnola) su tessuti naturali e oggetti fatti a mano.
Tra i lavori in feltro si privilegia la confezione di abiti, cappelli e oggetti d’uso ispirati alle tradizioni locali, di gusto sobrio, semplici e durevoli, con rifiniture fatte a mano.
È auspicabile che si lavori ad una rinascita dei costumi tradizionali toscani e di altre regioni italiane; si invita perciò alla riproposizione di vestiti contadini: gonne larghe con balze, grembiuli, bluse ricamate, camicioni, camicie maschili senza collo, panciotti, mantelli
La Fierucola vuole promuovere quel lavoro a misura umana che puà svolgersi solo in un laboratorio artigianale a carattere familiare con limitati macchinari, alta manualità e professionalità, dove vengono tramandate antiche tecniche manuali. Perciò le regole servono sia a tutelare l’acquirente che l’artefice dell’oggetto ma soprattutto a favorire la sopravvivenza delle botteghe artigiane, le produzioni devono essere caratterizzate da un’alta manualità.
Sono ammessi oggetti utili per la casa e la famiglia, nel solco di una qualsiasi tradizione popolare anche reinterpretata ma con dimostrazioni visibili: es. strumenti per la cucina, piatti, ciotole, pentole, casalinghi, vasi da fiori e altri recipienti che facciano concorrenza alla plastica. Si privilegiano le produzioni di oggetti d’uso con lo stile ispirato alle tradizioni.
E’ privilegiato l’uso di argille locali con le loro colorazioni naturali, anche per evitare inutili sprechi energetici nel trasporto e produzione. Non sono ammessi smalti contenenti agenti tossici -piombo, cadmio, selenio. Sono esclusi i semilavorati e gli oggetti realizzati con tecniche proprie delle produzioni in serie.
Sono da preferirsi i tipi di forno in mattoni, anziché in fibra ceramica, che usano fonti energetiche rinnovabili come legna e gas; è ammesso l’uso del forno elettrico quando per motivi logistici non è possibile utilizzare forni con canna fumaria.
Le lavorazioni non devono comportare inquinamenti o danni per l’uomo. Sono preferite le produzioni di monili d’uso e gli oggetti di contenuto simbolico ispirati a tradizioni pluri-generazionali. Sono preferiti coloro che praticano l’attività in ambito rurale, integrata con attività agricole.
Gli oggetti che non rientrano in queste categorie, come collane, bracciali e orecchini, devono evidenziare la semplicità e la ricerca armoniosa delle forme.
Sono ammessi artigiani che fabbricano oggetti utili in ferro battuto, strumenti per la casa, la famiglia, il lavoro rurale. Gli oggetti si devono ispirare alla tradizione.
Sono ammesse solo pelli o cuoio conciate al vegetale. Si preferiscono le pelli non tinte, sono vietate le tinture sintetiche con aniline o prodotti similari. Si invita alla ricerca e utilizzazione di pelli di animali morti di morte naturale.
La Fierucola promuove ogni forma di creatività artistica che si basi su materie prime tratte direttamente dalla natura. I contenuti delle opere devono essere pertinenti con le tematiche proprie della Fierucola. Lo scopo è di offrire una piazza a coloro che trovano difficoltà a misurarsi col pubblico nei canali delle gallerie d’arte. In questo settore si ospitano perciò scultori, pittori, decoratori, pittori di icone, disegnatori, composizioni a base di petali di fiori, foglie, sassi, cartapesta, pasta di pane (limitato), architetti, musicisti, progettisti di feste rurali, ecc.
Sono di norma escluse le composizioni realizzate con semplici assemblaggi di materiali, anche naturali acquistati o di riciclo.