La Fierucola

Associazione di Promozione Sociale

Corso sui semi

In mancanza di coltivatori appassionati, i semi dei nostri principali alimenti non potrebbero esistere. Sono sicuri solo nelle mani di persone che li salvano, li coltivano e ne mangiano i frutti.

Mercoledì 8 e Giovedì 9 febbraio, in 40, ci siamo trovati in Sala Strozzi a Firenze per parlare dell’importanza della biodiversità nei nostri orti e per imparare a condividerla e mantenerla.
La Fierucola, in collaborazione il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze e la partecipazione di Semi Rurali e Civiltà Contadina, si oppone all’agricoltura basata sulla monocoltura intensiva, alle colture geneticamente modificate e a tutto ciò che genera erosione e perdita della diversità; sull’onda di questa convinzione ha organizzato due giorni informativi perché se vogliamo che il mondo cambi, quel cambiamento dobbiamo esserlo noi.
Tante le tematiche affrontate e tantissime le realtà descritte. Dopo un’introduzione di Luciano di Fazio sull’importanza degli orti botanici in Italia, e il ruolo che hanno nella salvaguardia e diffusione delle specie vegetali, la parola è stata presa da Alice Pasin, SeedSavers referente per Civiltà Contadina del gruppo locale di Como e Alta Brianza. Recuperare e salvare i semi è un’azione importante come imparare a leggere e scrivere. Inoltre gli ortaggi antichi si dimostrano più resistenti e adatti ai metodi di coltivazione naturale, danno piante forti e produttive anche in condizioni difficili. Come decidere quali semi mantenere? Quali criteri adottare per la loro selezione e raccolta? Cosa fare per conservarli correttamente? Come ripiantarli nel giusto periodo?
Nel pomeriggio di giovedì Marina Clauser ha accompagnato il gruppo all’interno dell’orto botanico di Firenze, il Giardino dei Semplici, creato dai Medici nel 1545 come giardino di piante officinali. Ha mostrato la vasta collezione delle piante alimentari spontanee, gli orti didattici realizzati con le scuole elementari e materne vicine, gli orti fatti su cumuli sinergici.

Qual’è il prossimo passo da fare? Venire in piazza domenica 19 febbraio per scambiare i tuoi semi con i nostri… per non far scomparire i sapori e forme di un tempo, preservare i valori genetici e la grandi diversità culturale e colturale italiana.

Civiltà Contadina è un’associazione di volontari che vuole salvare dall’estinzione antiche varietà di piante alimentari riproducendole, utilizzandole nelle vita di tutti i giorni e scambiandole fra soci. Civiltà Contadina fa parte, insieme ad altre 29 associazioni, della Rete Semi Rurali (con sede a Scandicci), fondata per ricordare che la biodiversità agricola va conservata, valorizzata e sviluppata nelle campagne di tutto il mondo.

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